EBERHARD TRAVERSETOLO: OLTRE LA TRAGEDIA

EBERHARD TRAVERSETOLO: OLTRE LA TRAGEDIA

UN CASO DI CRONACA NERA E LA STORIA DI UN’AMICIZIA  DIETRO LA NASCITA DI UN OROLOGIO 

Le storie di orologeria sono sempre legate ad uomini, imprese,  necessità, conflitti e, come nel caso del Traversetolo, anche a tragedie.  

La genesi di questo segnatempo è legata indissolubilmente ad una città  di provincia, ad un commerciante e ad un legame di amicizia molto  profondo. Questi aspetti, in un mondo in cui tutto è volto al profitto ed è  manovrato dal marketing, rappresentano un unicum nel mercato e  rimarcano l’importanza dei rapporti umani.  

La storia di uno dei modelli più iconici del catalogo Eberhard, inizia in  un freddo pomeriggio di dicembre a Traversetolo, piccolo comune nella  provincia di Parma. Sono circa le 19:30 del 16 dicembre 1991, un  gioielliere, ormai in orario di chiusura, subisce una violenta rapina.  

I due rapinatori, armati, cercano di portare a termine la propria azione  criminale ma il proprietario prova a reagire. Utilizzando una pistola che  aveva dietro il banco, ferisce uno dei due rapinatori ma l’epilogo si  trasforma in tragedia. Uno dei due criminali spara e uccide il  gioiellerie ed il caso diventa immediatamente di dominio pubblico e  avrà, da lì a poco, molto risalto nelle cronache del tempo.


La gioielleria, di cui la vittima era il titolare, era concessionaria del  marchio Eberhard & Co. e la notizia arrivò immediatamente ai  proprietari della maison con sede a La Chaux-de-Fonds.  La casa, fondata da Georges-Lucien Eberhard nel 1887, in quel periodo  era sotto il controllo della famiglia Monti, ex distributrice del marchio,  che aveva acquisito l'intera azienda nel 1969. 

Il legame tra la maison svizzera e l’Italia era molto forte: oltre alla  proprietà tutta italiana, molti modelli sono stati ispirati dalla storia del  nostro paese e legata a personaggi celebri, come ad esempio Tazio  Nuvolari. La casa è però nota anche per il rapporto diretto con gli  imprenditori che diffondono il marchio sul territorio, come nel caso  dell’amicizia tra Palmiro Monti e l’imprenditore assassinato.  

eberhard-co-watches.ch 

Qualche anno più tardi, questo grave caso di cronaca nera ed il lutto  vissuto anche dalla famiglia Monti convergeranno nella creazione di un  nuovo segnatempo che diventerà un emblema del marchio svizzero.

UN OROLOGIO FUORI DAGLI SCHEMI: SEMPLICE E GRANDE  COME UNA VERA E PROFONDA AMICIZIA 

Quando, nel 1996, Eberhard decide di lanciare sul mercato un nuovo  modello, sceglie di celebrare la forza di questa amicizia.  Nasce così il Traversetolo, nome riferito alla piccola cittadina teatro  della tragedia, che ha da subito un grande impatto ed un grande  successo sul pubblico degli appassionati della casa.  

Traversetolo è un orologio fuori dagli schema per l’epoca: un solo  tempo di dimensioni generosissime, in un’epoca in cui neanche i  segnatempo professionali avevano tali dimensioni. Una grandezza che  rievoca una grande e profonda amicizia ed una semplicità, data dalle  linee estetiche e dalla pulizia del quadrante, che hanno colto nel segno.  

Dopo il lancio di questo orologio, altre case decisero di seguire il filone  delle dimensioni anabolizzate che sarà predominante nei decenni  successivi. Un progetto che si rivelerà precursore di tendenze che  saranno poi regola comune nella creazione di orologi contemporanei.

Il Traversetolo ha una cassa di 43 mm di diametro, pur essendo un  solo tempo senza particolari velleità tecniche, prevalentemente lucida e  dalle linee pulite e convenzionali.  

Il quadrante presenta numeri arabi, piccoli secondi ad ore 6 ed il  marchio ad ore 12. L’orologio venne lanciato in due colorazioni di  quadrante: nero e bianco.  

Il vetro è uno zaffiro bombato con trattamento antiriflesso. La corona, di dimensioni generose, è marchiata con il logo della casa e  manovra un calibro a carica manuale.  

Eberhard ha deciso di montare un meccanismo collaudato, grande di  dimensioni e dotato di grande affidabilità: si tratta del famoso calibro  Unitas 6497 che poi verrà prodotto da ETA con lievi differenze rispetto  alle specifiche originali.  

Gli indici luminescenti, che verranno ricoperti da trizio nelle prime  serie, sono dotati di SuperLuminova.  

Protagonista dell’orologio è il fondello: sin dalla prima serie presenta un  fondo impresso a conio con scritte in rilievo, tra cui il nome del  modello, ed è serrato alla cassa da 8 viti, garantendo un’impermeabilità di 50 m

Lo spessore, piuttosto contenuto grazie al calibro manuale, è di  10,7 mm che lo rende un dress watch decisamente atipico. La referenza della prima versione è 21016.


Nel corso degli anni, l’orologio è stato declinato in diverse  configurazioni di quadranti, complicazioni e dotazione.  

Una delle varianti più apprezzate dai collezionisti è la versione Vitrè che  presenta un fondello, a vista, in vetro zaffiro con una piacevole  decorazione del calibro, anche in cassa oro. 

Oltre alla tradizionale versione con cinturino in pelle, anse da 21 mm, è  possibile avere anche la variante con bracciale in acciaio.  Esiste, inoltre, una versione per mancini con la corona di carica a  sinistra nella variante Vitrè.  

È stata prodotta anche una versione cronografo ed una con il brevetto  tipico di Eberhard “8 Jours”, con riserva di carica di ben 8 giorni.

Il Traversetolo è ancora uno dei modelli di punta del catalogo  Eberhard, si aggiorna e si rinnova senza però mai perdere i tratti stilistici  che lo legano alla propria storia: una storia di morte, di vita, di  riconoscenza e di grandi valori umani

                                                                                                        di Marco Di Pasquo

 

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