Nel mondo dell’orologeria, pochi nomi evocano l’eleganza discreta e la maestria tecnica quanto Girard-Perregaux. E tra le creazioni più emblematiche della maison svizzera, il Laureatooccupa un posto speciale. Un orologio che, sin dalla sua nascita, ha saputo distinguersi per design, raffinatezza e spirito sportivo, evolvendosi senza mai tradire la propria identità.
Un nome curioso, una genesi affascinante
La storia del Laureato inizia nel 1975, un’epoca d’oro per l’orologeria sportiva di lusso, quando i grandi marchi svizzeri si cimentavano nella creazione di segnatempo in acciaio capaci di coniugare robustezza e stile.
Ma perché “Laureato”? A dispetto di quanto si potrebbe pensare, il nome non nasce da un riferimento accademico o da una celebrazione scolastica, bensì da un richiamo cinematografico. L’ispirazione viene dal film “Il Laureato” (The Graduate) del 1967, interpretato da Dustin Hoffman. Un cult generazionale, sinonimo di rottura con il passato, emancipazione e spirito moderno: esattamente quello che Girard-Perregaux voleva trasmettere con il suo nuovo orologio. Un nome, quindi, che suggeriva eleganza, freschezza e avanguardia.
Design distintivo, anima integrata
Il primo Laureato fu disegnato da un architetto milanese (il cui nome rimane ancora oggi avvolto da un certo mistero), e si distingueva per la lunetta ottagonale poggiata su una base tondeggiante, integrata in una cassa tonneau in acciaio con bracciale anch’esso integrato. Era un’estetica audace per l’epoca, ma che oggi possiamo definire assolutamente visionaria. All'interno batteva il calibro GP 705, un movimento al quarzo ad altissima frequenza che rappresentava allora lo stato dell’arte della tecnologia svizzera.
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Dagli anni ’80 al nuovo millennio
Con l’avvento degli anni ’80, il Laureato fu proposto anche con movimenti meccanici e in diverse declinazioni estetiche. La linea subì modifiche stilistiche ma conservò sempre il suo DNA sportivo e raffinato. Negli anni ’90 e 2000, l’interesse per l’orologeria classica e complicata oscurò temporaneamente modelli come il Laureato, che però non sparì mai del tutto dai radar.
Il vero rilancio avvenne nel 2016, in occasione del 225° anniversario di Girard-Perregaux. La maison rilanciò ufficialmente il Laureato con una collezione rinnovata, fedele all’originale ma reinterpretata con gusto contemporaneo. Le proporzioni furono affinate, il bracciale ridisegnato per maggiore comfort e integrità estetica, e soprattutto fu introdotta una varietà di dimensioni (da 34 mm a 44 mm) e materiali (acciaio, oro, ceramica, titanio), accompagnata da movimenti automatici di manifattura.
Il Laureato oggi: versatilità e raffinatezza
Oggi il Laureato è uno dei pilastri della collezione Girard-Perregaux. Disponibile in versioni cronografo, skeleton, tourbillon, e persino con complicazioni astronomiche, riesce a coprire un ampio spettro di gusti ed esigenze, mantenendo sempre quell’eleganza integrata che lo ha reso un’icona.
Il Laureato 42 mm in acciaio con quadrante blu, ad esempio, è ormai un must-have per gli amanti degli sport-chic, mentre la versione in ceramica nera dona un’aura tecnica e urbana. Non mancano edizioni limitate, collaborazioni artistiche e modelli femminili che ampliano ulteriormente la sua gamma.
Conclusione: un laureato davvero senza tempo
Il Girard-Perregaux Laureato non è solo un orologio, ma un simbolo di evoluzione coerente, estetica senza tempo e identità ben definita. In un mercato in cui molti modelli vengono riscoperti e rilanciati, il Laureato ha il pregio raro di non aver mai realmente abbandonato la scena, rimanendo fedele a sé stesso pur attraversando epoche e tendenze diverse.
Ed è forse proprio questo il segreto del suo successo: essere, in fondo, un eterno laureato della bellezza orologiera.
Referenze iconiche del Laureato: l'evoluzione in numeri
Nel corso dei decenni, il Laureato ha assunto forme diverse ma sempre riconoscibili. Ecco alcune referenze che hanno segnato la sua storia:
Ref. 8010 (1975)
La primissima versione, oggi oggetto di culto tra i collezionisti. Caratterizzata da cassa in acciaio da 36 mm, lunetta ottagonale e movimento al quarzo GP 705. Una pietra miliare dell’estetica sportiva anni ’70.
Ref. 80170 (1995 circa)
Una delle prime versioni meccaniche automatiche del Laureato. Introdusse una maggiore raffinatezza tecnica, pur mantenendo il design distintivo. Quadranti guilloché e dimensioni più contenute rispetto ai modelli attuali.
Ref. 81000-11-431-11A (2016)
Il modello del grande ritorno. Cassa da 41 mm, quadrante Clous de Paris blu e movimento automatico GP01800 di manifattura. Questo segnatempo ha ridefinito lo standard contemporaneo del Laureato. Una referenza già iconica per il collezionismo moderno.
Ref. 81015-11-001-11A – Laureato Skeleton (2017)
Un capolavoro di architettura orologiera. Scheletrato con movimento automatico GP01800-0006, cassa da 42 mm. Raffinato e tecnico, esprime il lato più audace della collezione.
Ref. 81020-11-431-11A – Laureato Chronograph
Cronografo sportivo con spirito elegante. Cassa da 42 mm, pulsanti a pompa, quadrante blu soleil e movimento GP03300. Una delle versioni più amate dai giovani collezionisti per il suo equilibrio tra sportività e classe.
Ref. 81010-11-3154-1CM – Laureato Absolute (2019)
Un’evoluzione radicale. Cassa da 44 mm in titanio PVD nero, impermeabilità aumentata, movimento automatico GP03300-1060. Segna l’inizio della linea Absolute, più aggressiva e moderna.
di Carlo Battaglia