Orologi meccanici: funzionamento e tradizione

Orologi meccanici: funzionamento e tradizione


Dietro ogni orologio meccanico si cela un mondo di ingegneria e maestria artigianale, a differenza degli orologi al quarzo, alimentati da batterie, mentre i movimenti meccanici sfruttano l’energia immagazzinata in una molla per scandire il tempo con precisione. Questo articolo esplora il funzionamento di questi affascinanti meccanismi e le innovazioni che, in modo semplice e chiaro, continuano a ridefinire l’orologeria.


La corona: il punto di partenza di ogni movimento, sebbene sia spesso vista come uno strumento per regolare l’ora e la data, la corona è molto di più: è il punto di partenza di tutto il movimento meccanico. Ruotandola, si mette in tensione la molla principale, racchiusa all’interno del bariletto. Quest’ultimo funge da serbatoio di energia, immagazzinando la forza elastica che viene rilasciata lentamente e in modo controllato. Dopo aver immagazzinato energia, questa viene trasmessa attraverso una serie di ingranaggi chiamati treno di ruote.


Questo sistema distribuisce l’energia regolandone la velocità e trasferendola progressivamente agli altri componenti. Ogni ruota del treno svolge un ruolo specifico e fondamentale nella trasmissione dell’energia. La RUOTA di CENTRO connessa direttamente al bariletto, è responsabile della trasmissione dell’energia e aziona la lancetta dei minuti , solitamente compie un giro ogni 60 minuti.

La RUOTA INTERMEDIA collega la ruota di centro alla ruota dei secondi regolando il flusso di energia e adattandone la velocità. 

La RUOTA dei SECONDI controlla il movimento della lancetta dei secondi, nei movimenti tradizionali, compie un giro ogni 60 secondi.


 L’energia raggiunge la RUOTA dello SCAPPAMENTO, dove avviene una trasformazione fondamentale.

Questa ruota collabora con l’ancora, che blocca e rilascia la ruota dello scappamento a intervalli regolari, creando impulsi essenziali per il funzionamento del bilanciere. Il Bilanciere, spesso definito il cuore pulsante dell’orologio meccanico, riceve gli impulsi dallo scappamento e oscilla avanti e indietro con regolarità. La sua oscillazione regolata dalla spirale, una sottile molla che stabilisce il ritmo del tempo con estrema precisione. Questo processo permette di suddividere il flusso energetico in intervalli precisi, garantendo la misurazione accurata nel tempo. Oltre ai movimenti meccanici tradizionali, gli orologi automatici rappresentano un’evoluzione significativa. Questi movimenti, definiti anche self- winding, sfruttano il movimento del polso per ricaricare la molla principale, eliminando la necessità di una carica manuale frequente. Grazie al rotore, un componente semicircolare che ruota col movimento del polso, e al sistema di ingranaggi, gli orologi automatici garantiscono una riserva di carica costante, rendendoli ideali per un uso quotidiano. Negli ultimi 10 anni, l’orologeria ha visto importanti innovazioni nei materiali, tra cui il silicio. Questo materiale si distingue per la sua resistenza ai campi magnetici, la stabilità termica e la capacità di ridurre l’usura grazie all’assenza di lubrificazione. Queste caratteristiche hanno migliorato la precisione e la durata dei movimenti meccanici rivoluzionando il settore.


Gli orologi meccanici non sono semplici strumenti per leggere il tempo; rappresentano il risultato di decenni di innovazione e maestria artigianale. Ogni componente dalla molla principale al bilanciere, riflette il lavoro di esperti che hanno perfezionato questi meccanismi attraverso generazioni. Oggi l’orologeria si evolve grazie all’uso di materiali avanzati che migliorano precisione e resistenza, l’introduzione dei movimenti automatici li ha resi ancora più pratici, mantenendo intatto il loro fascino intramontabile.


di Antonio Cabigiosu

 

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