I segreti del calibro Valjoux 7750: storia e funzionamento del movimento cronografico più famoso del mondo

I segreti del calibro Valjoux 7750: storia e funzionamento del movimento cronografico più famoso del mondo

Se c’è un movimento meccanico che merita il titolo di pilastro dell’orologeria moderna, non è il più antico o il più rifinito, ma senza dubbio il Valjoux 7750. Non è un capolavoro di Alta Orologeria, ma un cavallo da battaglia che ha democratizzato il cronografo automatico, alimentando innumerevoli
segnatempo da polso, da Hamilton a IWC, da Breitling a Omega. La sua storia, però, è un racconto di sopravvivenza in un’epoca di crisi.


Nato Sfortunato e Sopravvissuto: la storia del 7750


Il Valjoux 7750 vide la luce nel 1973, in un momento storico estremamente difficile per l’orologeria meccanica svizzera. Arrivò appena quattro anni dopo il celebre Zenith El Primero e il calibro 11, ma fu lanciato nel pieno della cosiddetta “crisi del quarzo”, un’ondata tecnologica che mise in ginocchio l’industria elvetica. La sfortuna fu tale che la produzione fu interrotta dopo appena un paio d’anni dal lancio. Il destino del 7750 cambiò solo oltre un decennio dopo. Fu nel 1985 che ETA ( che nel frattempo aveva assorbito Valjoux ) decise di riprendere la produzione. Cavalcando la rinascita
dell’interesse per gli orologi meccanici, l’ETA -Valjoux 7750 divenne il movimento cronografico automatico per eccellenza, offrendo un’affidabilità e una capacità produttiva senza pari.


La Configurazione Classica


Il progetto originale, che ritroviamo nella maggior parte dei cronografi, è un calibro automatico integrato con una caratteristica disposizione dei contatori: secondi continui ad ore 9, minuti cronografici a ore 12 ( posizione quadrante).
Ore cronografiche a ore 6. Spesso completato dalla data e/o dal giorno.


Il Genio dell’Efficienza: Architettura e Funzionamento

Il motivo del successo e della diffusione del 7750 risiede nella sua architettura. I progettisti di Valjoux scelsero di abbandonare le soluzioni complesse a favore di meccanismi robusti, economici da produrre in serie e di facile manutenzione.



Il Pignone Oscillante: La Semplificazione


I cronografi tradizionali con innesto orizzontale (come i Landeron o alcuni Venus) utilizzano un complesso sistema di ruote complanari (trasmittente e oziosa). Il 7750 adotta invece il sistema ad innesto con pignone oscillante. Il
pignone oscillante è un singolo componente che assolve alla funzione di ben due ruote. E’ continuamente in presa con la ruota dei secondi continui, ma non trasmette il moto al cronografo, l’azionamento del cronografo (tasto start) causa la bascula (inclinazione) del pignone, che entra in presa con la ruota dei secondi cronografici. Quando è a riposo (Stop), il pignone “frulla” a vuoto, senza ingranare. Questa soluzione ha portato a un notevole risparmio economico nella
produzione.

 
La Navetta: L’Alternativa alla Ruota a Colonne


Un’altra grande differenza con i cronografi di fascia superiore è il sistema di smistamento. Mentre i movimenti di alta gamma prediligono la sofisticata ruota a colonne per gestire le funzioni Start, Stop e Reset, il 7750 si affida a un sistema a camme e leve. Il cuore di questo sistema e la navetta (navette in francese). A differenza della ruota a colonne che ruota, la navetta oscilla/bascula su tre posizioni distinte (Start/Stop, Reset). Questa soluzione, sebbene percepita come meno raffinata dai puristi, è estremamente affidabile e più
semplice da calibrare e produrre in massa, contribuendo alla robustezza e alla
popolarità del calibro.


L’Architettura Semplificata

Il 7750 si distingue anche per l’architettura base del movimento, in cui la ruota di centro è decentrata. Questa scelta ingegneristica ha semplificato la struttura del movimento solo tempo, dettando al contempo la caratteristica disposizione asimmetrica dei contatori sul quadrante (spesso 6-9-12).

L’anima “Rumorosa”: i miti del Rotore

Chiunque abbia indossato un orologio con Valjoux 7750 conosce il suo “rumore” distintivo, una sorta di frullo o vibrazione percepibile al polso, soprattutto con i movimenti rapidi. Questo fenomeno ha dato origine a diversi miti.

Sfatare il Mito della Ricarica


Realtà: il Valjoux 7750 utilizza un sistema di ricarica unidirezionale.
Funzionamento: Il rotore carica la molla solo quando ruota in senso orario,
grazie a un singolo invertitore di carica.
Il Rumore: Quando il rotore gira nel senso opposto (antiorario), esso è libero e non sta ricaricando. E’ proprio questa rotazione libera e ad alta velocità che causa il frullo e il rumore.
Contrariamente alla credenza popolare, quel suono vorticoso non è segno di “efficienza bestiale” (come se stesse caricando a piena potenza), ma è la prova che in quel preciso momento il rotore sta girando a vuoto.


Sfatare il Mito dell’Origine


Un altro mito diffuso vuole che il 7750 derivi dal precedente calibro manuale Valjoux 7733. Questa teoria è totalmente errata: sono due progetti totalmente diversi. Il 7733 è un cronografo manuale con architettura tradizionale, mentre il
7750 è un automatico con un’architettura decentralizzata e un sistema di innesto
completamente rivisto (pignone oscillante).



Il Valjoux 7750 è più di un semplice meccanismo: è un eroe industriale. Non ha la bellezza scultorea di un cronografo a ruota a colonne, ma la sua genialità risiede nell’equilibrio perfetto tra costi, robustezza e funzionalità. Ha superato
una crisi epocale ed è diventato il punto di riferimento assoluto per chiunque voglia produrre un cronografo automatico di qualità e affidabilità. Per questo rimane, in assoluto, il movimento cronografico più diffuso e iconico della storia
moderna.
                                                  di Antonio Cabigiosu

 


Le informazioni tecniche dettagliate, l’analisi del funzionamento e la storia del calibro
Valjoux 7750 esposte in questo articolo sono state estrapolate e analizzate partendo dal
video “TIK- TAK lab racconta: l’ETA- Valjoux 7750 (da YouTube) . Un ringraziamento particolare per la profondità dell’ analisi tecnica fornita.

Back to blog

Leave a comment