Nel panorama elitario e spesso sussurrante dell’alta orologeria, pochi nomi risuonano con la
forza, la schiettezza e l’innovazione di Luca Soprana. Orologiaio di fama mondiale, nato a
Valdagno, Vicenza, il 20 agosto 1974, Soprana non è solo l’esponente della quarta
generazione di una famiglia con l’orologeria nel DNA, è soprattutto una delle menti più
audaci e lucide del settore, capace di forgiare segnatempo che sono autentici capolavori
meccanici e, al contempo, di sfidare con arguta irriverenza le convenzioni stabilite. Dagli
atelier svizzeri, dove lavora incessantemente per le Maison più prestigiose e per i suoi ambiziosi progetti personali, Luca Soprana sta ridefinendo l’approccio all’orologeria artigianale con maestria e indipendenza nel mondo del tempo.
Il percorso: dalle radici venete all’olimpo orologiero svizzero
La storia di Luca Soprana è intrisa di passione e di una vocazione che trascende gli schemi.
Sebbene abbia intrapreso gli studi di Economia e Commercio a Bologna, la sua vera inclinazione lo ha richiamato al banco da orologiaio. La svolta decisiva arriva con la formazione al WOSTEP ( Watchmakers of Switzerland Training and Educational Program), la più prestigiosa scuola di formazione orologiera in Svizzera per stranieri. Qui, nel 2002, Luca Soprana non solo eccelle, ma diventa il primo insegnante italiano della scuola, un
riconoscimento della sua profonda competenza e della sua rara capacità didattica.
Il suo cammino professionale è un susseguirsi di esperienze presso alcune delle più blasonate Maison. Dalla responsabilità del servizio post-vendita per Vulcan, alle esperienze con uno dei primi grandi orologiai indipendenti come Vianney Halter, dove apprende l’arte di concepire e realizzare un orologio da ogni singolo componente fino all’assemblaggio finale. La sua versatilità e il suo talento lo portano anche in contesti di altissimo livello tecnico ed innovativo come BNB Concept e a ruoli di formatore per la formazione interna di Patek Philippe e di restauratore per Rolex. Queste esperienze, lungi dall’ingabbiarlo, hanno affinato la sua visione e consolidato la sua indipendenza.
La filosofia: schiettezza, innovazione e rispetto della tradizione orologiaia
Ciò che distingue Luca Soprana è la sua inconfondibile filosofia. E’ celebre per la sua
schiettezza, una qualità rara in un settore spesso improntato al formalismo. Non ha timore di esprimere le sue opinioni, anche le più anticonvenzionali, come dimostra la sua ormai
iconica affermazione su Patek Philippe, definito il “McDonald’s dell’orologeria” durante un
talk a Vicenzaoro.
Un giudizio che non nasce da semplice provocazione, ma dalla volontà di sottolineare
l’uniformità del prodotto e del servizio offerto dalle grandi Maison a livello internazionale-- in netta contrapposizione con la sua visione di un’orologeria ancora profondamente umana, dove cliente e orologiaio intrattengono un legame diretto, autentico, simile a quello tra un sarto e il suo committente per un abito su misura. Soprattutto, Luca Soprana è un “watchmaker” che incarna la perfetta fusione tra artigianalità, tradizione e innovazione meccanica. Nel suo atelier, gli orologi non sono prodotti in serie, ma nascono come creazioni uniche o in micro-serie. E’ lui l’orologiaio dietro molti progetti complessi
nell’industria Svizzera, e le sue collaborazioni con prestigiose Maison “haut-de-gamme”,
come quella con Jacob & Co., per cui ha sviluppato il sofisticato movimento dell’Astronomia Sky, testimoniano la sua capacità di trasformare idee visionarie in realtà meccaniche mozzafiato.

Tra le sue creazioni indipendenti più celebrate spicca anche “The Old School”, un classico orologio eseguito come gli orologi scuola del 900, realizzato in collaborazione con Massena LAB, che fonde design tradizionale e meticolosa esecuzione.

Un aspetto cruciale del suo lavoro è l’impegno nel mantenere viva l’eredità di maestri
orologiai del passato, come Derek Pratt. Soprana è l’uomo che, con dedizione e maestria,
prosegue e valorizza il lavoro di figure storiche, dimostrando un profondo rispetto per la
tradizione, pur proiettandosi costantemente verso il futuro.
L’Atelier: dove il tempo prende forma
Il cuore pulsante della creazione di Luca Soprana è il suo atelier, Atelier Soprana
Micromeccanica Applicata, fondato nel 2012 e situato nel castello di Vaumarcus nel
Cantone di Neuchatel, in Svizzera. Qui, tra macchinari di precisione e attrezzi di inizio
secolo, in un’atmosfera di concentrazione meticolosa, nascono i suoi orologi a marchio
Soprana. Come tutti i debutti, Luca ha lanciato il suo brand con il “Soprana Time Only”, che incarna la sua filosofia di essenzialità e meticolosa artigianalità, al quale seguiranno orologi più complessi nei prossimi anni.
Le sue creazioni sono ricercatissime dai collezionisti e dagli intenditori. Si tratta di pezzi di
altissima orologeria, la cui produzione è volutamente limitatissima per garantire un livello
di artigianalità e personalizzazione senza pari. Ogni segnatempo è un inno all’artigianato che riflette i materiali pregiati, il tempo, la perizia e l’ingegno unici che racchiude.

Per esplorare il cuore pulsante di una perizia che sfida le convenzioni e per dare una voce a un innovatore, abbiamo avuto il privilegio di rivolgere alcune domande a Luca Soprana.
A.C: Come riesci a coniugare la tradizione orologiera con la tua visione innovativa,
garantendo al contempo un livello di artigianalità senza pari?
L.S: La tradizione per me, non è un limite ma una base solida su cui appoggiarmi. “ Diceva Bernardo di Chartres che noi siamo come nani sulle spalle di giganti, così da poter vedere più cose di loro e più lontano, non per l’acume della vista o l’altezza del nostro corpo, ma perché siamo sollevati dalla loro statura.” L’orologeria e la meccanica sono il linguaggio che conosco meglio, quello che mi permette di costruire qualcosa di nuovo senza perdermi. L’innovazione arriva quando ci si concede di mettere in discussione ciò che si da per scontato, ma con rispetto. Ogni soluzione tecnica nasce da una domanda semplice: “ come lo avrebbe fatto un orologiaio cent’anni fa, se avesse avuto i mezzi di oggi?”
L’artigianalità resta il centro di tutto. Ogni componente, ogni finitura è l’espressione delle mani e della sensibilità presente nell’atelier. E’ un lavoro lento, quasi meditativo, e il valore si trova nel tempo speso a fare bene, non in quello risparmiato a produrre velocemente.
A.C: Quali sono gli elementi distintivi che rendono ogni tuo segnatempo un’unica
espressione di maestria, al di là dei materiali di pregio?
L.S: Innanzitutto , l’unicità nasce dal concetto: ogni orologio degli Ateliers SMA non replica un modello, ma risponde a una domanda nuova. Ogni calibro e funzione derivano da un’esigenza autentica, rispettando canoni di simmetria e tradizione, ma con una visione postmoderna dell’orologeria. Tutto è realizzato internamente, dell’ideazione alla finitura, per ridurre i compromessi e preservare l’identità del pezzo. L’artigianalità non è decorazione, ma cultura della mano: ogni orologiaio partecipa a più fasi, come in una bottega, creando un “fil rouge” che unisce il manufatto. Il legame diretto con il cliente trasforma l’orologio in un percorso condiviso, non in un semplice oggetto. Infine la visione storica e futura: mi ispiro al passato, ma mi chiedo sempre come avrebbe lavorato un orologiaio di allora con i mezzi di oggi. E’ in questo equilibrio tra tradizione,
innovazione e umanità che ogni segnatempo diventa un vero “meccanismo prezioso”.
A.C: In che modo ti posizioni come faro per l’industria orologiera, portando un
mestiere antico nel futuro e dimostrando la possibilità di unire eccellenza tecnica e
indipendenza di pensiero?
L.S: Mi piace vedermi come un ponte tra passato e futuro. Cerco di dimostrare che l’orologeria può essere tradizione e libera nello spirito, senza compromessi tecnici. L’eccellenza non si misura solo con materiali preziosi o complicazioni e finiture spettacolari, ma con coerenza di visione, artigianalità autentica e libertà di pensiero.
Ogni progetto si ispira alla storia dell’orologeria e non si diluisce nella routine o nella standardizzazione, ma riscopre il valore del legame diretto con l’artigiano, della creatività e del rispetto della tradizione.
Luca Soprana è molto di più di un orologiaio: è un artigiano ribelle, un innovatore schietto e un custode di un’arte antica che sta portando nel futuro. La sua figura e la sua originalità di pensiero, dimostrando che è possibile coniugare tradizione e audacia, eccellenza tecnica e indipendenza di pensiero. Con ogni tic tac dei suoi orologi, Soprana non solo misura il tempo, ma lo modella, lasciando un’impronta indelebile nella storia dell’orologeria tradizionale e confermando il talento italiano nel cuore della Svizzera.
di Antonio Cabigiosu
